mercoledì 12 dicembre 2012

tremori

"E poi nascondi tutto. Tutto è un segreto. Un segreto non si dice. Non si dice alle persone. Le persone non capiscono. Cosa capiscono quelli che stanno fuori? Fuori dal cuore sta solo l’abitudine. E per abitudine la gente lascia la coscienza chiusa nel cassetto. Un cassetto che chissà se sta a casa. Una casa dovrebbe conservare affetti. Ma di affetti si può vivere? Vivere che non vive più nessuno. E nessuno sa più niente degli altri. E gli altri siamo noi. Noi che stiamo dentro alla casa nel segreto di quel cassetto. Il cassetto trema col terremoto. Il terremoto trema perché la terra ha paura. La paura ci blocca le mani. Le mani si arrestano in aria. E l’aria vive e trema nei nostri sguardi. Gli sguardi stanno lontani ma si osservano vicini. E vicini non siamo mai stati come quella volta. E quella volta è solo quella e non ritorna. Ma ritorna la memoria. La memoria non si ferma. Si ferma la terra che non trema più. Più è tanto per due come noi. E siamo ancora a noi. Noi nel cassetto. Il cassetto e i suoi segreti. I segreti e l’amore che si tace. Ma tacere non lo fa l’anima, che grida. E allora siamo grida che fanno vibrare l’aria dentro il cassetto. E il cassetto prima o poi si aprirà che non ce la fa più. Più siamo ancora noi. E noi non siamo destinati a stare in un cassetto. E il cassetto si aprirà. Aprirà le nostre vite. E la vite crescerà nella terra che non trema più perché i nostri sguardi si uniranno e nell’aria batteranno."

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