allora io entro e tu sei già lì, o magari capita che entri tu e
io ci sono già. e quello è un momento timidissimo perchè tutti e
due facciamo finta di niente, non solleviamo neanche la testa.
incredibile che dopo tutto questo tempo lo facciamo ancora, come
fossimo eterni sconosciuti che si scambiano il primo sguardo ogni
volta, ogni mattina. poi mi metto a bollire l'acqua per te e tu
scaldi il latte a me. per i biscotti ci siamo accordati, quelli più
economici. vabbè da qualche parte dobbiamo risparmiare per i due
locali. abbiamo deciso i biscotti perché ai viaggi non sappiamo
rinunciare, che amiamo entrambi i treni e non possiamo smettere di
salirci per andare da qualche parte. e poi dei libri dobbiamo
assolutamente averne due copie, ma non perché siamo egoisti e ognuno
ha la sua, ma perché con uno ci tappezziamo le pareti, l'altro lo
sgualciamo a turno, una pagina tu e una io o tutti e due insieme. capita che stiamo in silenzio, che tu guardi il tavolo e io fuori
dalla finestra, ma per noi va anche bene così, ché se abbiamo da
litigare lo facciamo forte, quindi stare in silenzio incredibilmente
vicino, bilancia la nostra quotidianità. ti prepari e pure io come ad un appuntamento, che in effetti è quello che è, un
appuntamento di vite che si incontrano sulla soglia della porta. non
ci baciamo mai sulla porta. mai. solo abbracci, che quelli vanno bene
sia che ci si riveda la sera sia che se non ci si riveda mai più. un
sorriso negli occhi. un giro di chiavi. andiamo a vivere nel mondo.
immagine:
http://julianolopesarte.carbonmade.com/
Si narra che, risparmiando sui biscotti - e non comprando quelli di Antonio Banderas, il cugino dell'amico di mio nonno riuscì ad acquistare un circo.
RispondiEliminaNon lo so eh, non ci metterei la mano sul fuoco...
Che dolcezza <3
RispondiEliminaDavvero una bella coppia quella che descrivi ;)