sabato 13 ottobre 2012

Di tempo in tempo (restituiamo dignità all'autunno)

Eccoci, ebbene sì, siamo arrivati in autunno. E quindi? No, sul serio, e quindi? Scorgo diversi articoli e/o messaggi televisivi (che li chiamo messaggi che servizi veri e propri sarebbe lusinghiero), e tutti parlano dell'autunno come della stagione della nostalgia, dello struggimento della memoria, della malinconia che pare cronica come il malditesta. C'è chi si ricorda dei brufoli e delle insicurezze adolescenziali, chi rimpiange l'innocenza dei bambini, chi gli abbracci dei padri e delle madri. E via dicendo.
DLIN DLON GENTE: siamo solo in autunno, non nella macchina del tempo. Voglio dire, ma dobbiamo aspettare per forza un tempo stabilito per ricordare le cose belle, quelle che abbiamo abbandonato, quelle che rimpiangiamo etc? E se invece lo facessimo a cadenza quasi fissa, tipo una registrazione che ogni tanto si ascolta, magari in inverno, in primavera, in estate e boh, nelle settimane che ci pare durante l'anno? Ricordare di tempo in tempo ciò che siamo stati, usare la memoria come campanello della porta, squillo del telefono del cervello e del cuore. Qualcosa che non si dovrebbe risvegliare con un sapore dolciastro solo in autunno, insomma. Questa tendenza mi pare molto in accordo con una società che definisco "emozionale": ecco, ora ricordo quel vecchio amore e rimpiango, ecco, ora mi struggo per quell'occasione mancata e mi deprimo. E' quell'ecco che mi fa pensare, quel momento in cui scatta la scintilla dell'emozione, diciamo pure dell'innamoramento di quel preciso episodio passato. E poi, dove va a finire quell'innamoramento che sembrava agitasse le vite? DLIN DLON GENTE: si affievolisce! E' normale, sapete?! E' nel dopo innamoramento che si impara la vita, è nel "di tempo in tempo", cioè ciò che sta in mezzo tra un innamoramento e l'altro che costruiamo le nostre esistenze. Quindi, cortesemente, smettiamo di guardare l'autunno come quella stagione di mezzo che ci deve fare stare male, poveretto, che quello invece è pieno di colori bellissimi da gustare: rosso, giallo, marroncino, in varie tonalità. Ce la mette proprio tutta questo autunno per regalare se stesso, non lo sminuiamo con innamoramenti che passano in un battito di ciglia.
L'autunno ringrazia per lo sforzo, ma per vendetta, ci bagna con qualche scroscio di pioggia in più. E noi, non incazziamoci per la pioggia, prendiamo l'ombrello (rosso sarebbe meglio) e andiamo a fare una passeggiata, in dolce compagnia o anche no, ma con il sorriso sulle labbra.
Restituiamo dignità all'autunno EH.

1 commento:

  1. E davvero, sì!
    Hai proprio ragione, ci si ricordasse di più in tutte le stagioni. Ci si ricordasse. Ci. appunto...

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