mercoledì 3 ottobre 2012

La settimana di Martino


Conosco un uccellino

Carino, proprio carino

Sta nella bocca di un gattino

Ma non ti spaventare

Mica se lo vuole mangiare!

Lo porta sempre a spasso

Che l’uccellino inciampò in un sasso

E si ferì le alucce

Allora incontrò un gatto con la babucce

E quello si intenerì e se lo prese nella bocca piano piano

Ma cosa ci fai tutto solo?

Mi sono trovato ferito

E tutti sono andati via che è tempo di migrare

ma io non riesco, non posso volare

non è una buona ragione, disse il gattino

per lasciarti solo a zoppiccare.

L’uccellino pianse un pochino

Che tra tutti i suoi simili proprio nessuno lo aveva curato

Come ti chiami? Chiese al gattino

Mi chiamo Martino.

Che cosa facciamo?

Che cosa vuoi fare?

Andare a casa.

E allora andiamo!

Cammina cammina

Di strada ne fecero insieme

Di tutti i tipi, colori e profumi

Fecero un viaggio lungo tutto il mondo.

Ecco adesso sei arrivato, dai muoviti

Sei anche guarito

Ma io non sono sicuro

Devi solo provare ad essere ciò per cui sei nato

Con un grosso sospiro l’uccellino si fece coraggio

e le alucce si mossero

sempre piano piano

ecco ecco, hai visto? Cinguettò contento

certo certo, dovevi solo provare

mica è facile se fai finta di dimenticare

dai andiamo, disse l’uccellino

dai dai, Martino

ma io non sono a casa mia, devo andare via.

L’uccellino pianse tanto

E Martino si tolse le babucce e gliele mise sullle alucce

Quando avrai freddo ricordati che non sei solo

E che io ti aspetto

Aspetto sempre il tuo volo.

 

p.s. La settimana di San Martino esiste davvero e la leggenda narra che il santo chiese a Dio di ritardare l’autunno di una settimana per permettere agli stormi di migrare e sopravvivere.

2 commenti:

  1. ... ma che bellissimissima filastrocca *__*
    mi piace troppissimo!!!

    RispondiElimina
  2. l'uccellino che piange *_____* mi mette tanto calore nel cuore

    RispondiElimina