Ho visto
un bambino inciampare, un ragazzo arrancare. Un uomo, no, quello non l’ho visto
cadere; lo fa in silenzio, possibilmente nascosto. Prende una bottiglia vuota e
la apre, cosa contiene non so, forse si beve tutti i sogni che fa la notte.
Ogni notte guarda il cielo senza luna perché deve trovare quella stella, solo
quella. Lo vedo bere e schizzare con la testa da una parte all’altra della
notte, mentre la mia testa si inclina un pochino a destra. E’ quella lì, dico
io, non te la sei persa, sei solo un po’ ubriaco di stanchezza. E allora lui mi
guarda è fa: come fai a sapere cosa ci sta là? È che amo da sempre le stelle,
sono morte ma sempre belle. Sento la bottiglia scoppiare e frantumarsi in
milioni di pezzi. Vedi ogni pezzo riflette la luce? Le vedi, mi dice. Io faccio
sì con la testa e lui comincia a camminarci sopra. Ti farai molto male, ma
questo lo sai. E lui neanche annuisce, si mette a ballare e mi dice: balla anche
tu, ma da lontano. Allora lui fa l’inchino e comincia a ballare sull’asfalto
che si tinge di rosso. Se non la smetti, dico io, mi tolgo le scarpe. E allora
lui si ferma: chi sei che mi vuoi salvare, una seguace di qualche religione?
Guarda che non credo in niente anche se
quel Gesù un po’ figo mi pare. Sì, sono la tua Maddalena senza tempo, scherzo
io e me le tolgo davvero le scarpe. E lui si ferma e si arrabbia: non c’è
scritto niente, grida mostrandomi il palmo della mano, non c’è scritto niente
su di te, cosa fai qui? Che vuoi? Non sei prevista, lo vedi? E io annuisco
ancora, lo so, dico io, ma ormai ci sono, s’è mai visto una Maddalena che
abbandona il suo Santo? Maddalena, vuoi essere la mia vita, forse? Scherza,
avanza verso di me, con i piedi pieni di vetro. Gli chiedo: sfidi sempre così
quelli che vuoi mandare via, che vuoi spaventare? E lui: sfido chi so che non
se ne potrà mai andare. Si ferma guarda la sua stella e un po’ piange, un po’
ride, un po’ dice: forse pioverà, e non mi dire che hai l’ombrello. In effetti
ce l’ho, non sei mica l’unico che se ne va in giro di notte, solo che io sono
prudente, tu no. Mi fissa: sei abbastanza detestabile. Grazie, sorrido io
inclinando l’ombrello verso di lui. Ma lui non viene, fa solo il gesto di bere
e mi dice: magari un po’ ti potrei amare, magari un po’ ti amo già. Allora chiudo
l’ombrello e lo lascio a terra. Magari sei solo ubriaco, rimani là, stai bene
dove stai ancora per un po’. Ti bagnerai, dice lui. S’è mai visto una Maddalena
che non sarebbe pronta a sacrificarsi? E poi rispetto a lei sono più fortunata,
è solo pioggia, dico, passerà. Non andare via, non andare via di qua, dice
piano. Vienimi a cercare quando sarai sobrio, non ti sbaglierai, sarò quella
con l’ombrello rosso e il naso al cielo. Poi forse sorride, non so, sono troppo
lontana per vedere.
Liberamente ispirata da:
Nessun commento:
Posta un commento