venerdì 4 maggio 2012

L'arcobaleno nella testa.

Dicono che ai piedi dell'arcobaleno vi sia un tesoro prezioso. Se hai il coraggio e il fortissimo desiderio di andare fino in fondo, allora hai diritto al tuo premio: le mie idee.
Ti faccio vedere una cosa preziosa, stai attento


Ecco, questa è la mia testa, bianca e spaziosa, la mia casa personale, ti faccio entrare, ma tu sii educato e rispettoso. Puoi scegliere qualunque finestra, bussa e forse, ti aprirò. Beh non pretenderai di entrare quando vuoi, nella mia testa. Insomma, in tempi come questi uno deve stare bene attento a chi fa entrare! Insomma, diciamocelo, c'è tanta di quella banalità che pure io che prendo in giro gli snob, mi trovo a concordare. Sarò snob anche io, o magari ho imparato a fare delle scelte oculate in merito ai miei ospiti...
Ecco, bravo, entra con fare circospetto, tutto sto bianco disorienta, ti capisco, ma i colori li riservo per il piano superiore, al quale non so ancora se darti accesso, sai?
Nel frattempo va un po' a zonzo, stai tranquillo che non ti chiudo dentro, puoi andare quando vuoi. Tanto so che rimmarrai, che quell'arcobaleno al centro di tutto, ti attira troppo.
E tu sei curioso, altrimenti non avresti bussato.
Bene bene cos'è quel rumore che senti, mi chiedi.
Un ruzzolone.
Un ruzzolone?
Sì, certo, sei incredibilmente fortunato, proprio adesso sto producendo. Però spostati dai piedi della scala, sennò verrai travolto dalle parole in caduta libera.
No, dai non si fanno male, sei sensibile però e lo trovo carino.
Loro ci sono abituate sai? Lo fanno in continuazione, si divertono sullo scivolo. Sono come bambini che scoprono le emozioni. Le parole ruzzolano e fanno le capriole, poi si alzano e vanno alla finestra.
E qui avvieve una scelta importante: sto qui o vado fuori a incontrare il mondo?
Ti devo dire che molte scelgono di rimanere, che ci vuoi fare, sono nostalgiche e anche un po' vigliacche eh. Vabbè, altre invece prendono il coraggio e si arricciano per bene, come un palloncino che si gonfia per guadagnarsi il rispetto che meritano, così fanno le idee.
Si premono contro il vetro e via, sono libere di correre fuori!
Io le osservo di quando in quando, per vedere come se la cavano oltre la finestra. Mi duole quando vengono fagocitate o ferite. Piango anche un po' e l'arcobaleno trema.
Ma sono tanto felice quando invece ce la fanno: dicono sì ad un colloquio di lavoro, dicono ti amo ad un innamorato, abbracciano una madre o si fanno sentire per bene alle orecchie del padre. Insomma ce la fanno nella vita, hai capito in che senso, vero?
Sono idee vincenti quelle, idee che conservano tutto il colore dell'arcobaleno e che hanno la forza di vivere e crescere come si deve.
In momenti come quello mi rianimo e ricomincio a produrre perchè vorrei che sempre più idee potessero raggiungere il loro traguardo, il motivo per il quale sono nate.
Adesso che fai, mi chiedi di salire?
Lo vedo nei tuoi occhi che sei meravigliato, non hai mai visto una testa come la mia vero?
Va bene, ma ti devo avvertire, se sali poi non vorrai più scendere.
Però ti posso far ruzzolare, se ti senti sopraffatto dai miei colori. Sono proprio tanti lassù.
Puoi cadere ogni tanto, non ti farai male: fintanto che stai nella mia testa sei al sicuro.  
Sali piano piano, non c'è fretta.
Sono nella zona del tesoro prezioso, nel fino in fondo che però non si trova ai piedi dell'arcobaleno, ma in cima.
Ora dimmi, sei abbastanza coraggioso?



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