venerdì 11 maggio 2012

Nonsochetitolodarematantositrattasempredicadere

Poi accade. Mi piace dire poi. Iniziare con poi non lo farebbe nessuno, ma io sì. Mi piace sapere che c'era qualcosa prima, la sensazione di stare in mezzo alla via, che l'inizio lo hai già visto, la fine non la vedi neanche se ti impegni. Se lì, lì nel mezzo e finché ce ne hai, sta lì (e sì, non vi scomodate, ho citato Ligabue).
Il mezzo sembra una -non presa di posizione-, ma secondo me invece, è una posizione ben definita: quella del viaggiatore, del paracadutista, o dell'equilibrista.
Perché lì nel mezzo succede sempre qualcosa, e tu non sai cosa, ma succede, stai certo.
Infatti ho detto "Poi accade".
E accade sul serio. Accade di vivere, di innamorarsi, di incazzarsi, di litigare e stare in silenzio dentro per non so quanto tempo. E accade di fare pace, di amarsi di più, di prendere strade diverse. O di trovarsi in quel mezzo, così quasi per caso, duechecadono. Si guardano di sottecchi e le loro espressioni sembrano dire "Eh, pure a te è successo, già già un brutto affare questo di cadere." E l'altro ti fa sì con il capo, con le mani, con le smorfie della bocca o con degli occhi così aperti che se non stai attento, cadi pure lì dentro.
Ma se cadi fuori da una persona allora ti puoi salvare. Sempre se sei un tantino fortunato, se riesci ad aggrapparti a qualcosa, se trovi un cuscino, un materasso, una piscina.
Ma se cadi dentro una persona, auguri, non ne esci facilmente. O non ne esci affatto. E certe volte non è neanche male, te lo devo dire.
Ma divago. Che novità.
Il mezzo è un bel posto per cadere, non sei mai solo, anche se certe volte ti viene di chiudere gli occhi per la paura, e allora mica te ne accorgi che non sei solo.
Ora dirai, beh e anche se non fossi il solo a cadere, che cambia?
Niente, in realtà, o tutto. Niente se non allunghi la mano verso l'altro. Se non ti sporgi di più sul balcone di te stesso. Tutto, se decidi di mettere il naso fuori, aprire gli occhi, allungare la mano.
E due che si trovano così, sta sicuro che arrestano la caduta, e li vedrai galleggiare insieme.
Li vedrai planare e rimettere i piedi a terra. Li vedrai stringersi e dirsi amici. Li vedrai stringersi di più e sentirsi amanti.
Poi accade.
Accade che?
Chenesoio, APRI GLI OCCHI NO?!

1 commento:

  1. riflessione sulla vita lievemente poetica ed esortativa verso il bello ovvero ad essere felici

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