lunedì 21 gennaio 2013

I problemi della punteggiatura

 
 
Salti tu salto io salta pure un po’ mio zio
 E mo’ che c’azzecca tuo zio?
Lascia stare, serve per la rima. Dobbiamo trovare il ritmo.
Perché?
Per ballare!
Ah, non ballo io.
E invece sì. Sfuggi sempre dalle sue dita, questo è ballare!
No, al massimo, è schivare!
Mettila come vuoi, lei pigia e tu shifti, non ti fai mai trovare al posto giusto
Mi piace spostarmi. Sono vagabondo dentro io.
Tu sei dispettoso, ecco cosa sei, punto!
Punto, sì, è il mio nome. Non mi nominare invano.
SUPERBO.
Senti tu, che mi sgridi sempre.
Io, cosa?
Non credere di essere migliore di me, con quella tua virgoletta in basso…
IO SONO UNA VIRGOLA, non mi atteggio mica!
Come ti pare…
SMETTILA SUBITO. Sei tu quello che si monta, monta un’asticella così, tanto per esclamare qualcosa. Oppure si va venire mille dubbi ed ecco che non la smetti di porti mille domande.
Sono complesso io, le personalità grandi sono così.
SEI UN COMPLESSO DI COMPLESSI ecco cosa sei! Guarda me invece.
Ti sto guardando, occhio che pulisci il pavimento così…
OCCHIO CHE TI CANCELLO, se continui a fare lo spiritoso.
Non puoi. Può solo lei.
Ehi, smetti, non esiste il punto innamorato eh.
Non sono innamorato.
Ma se sfuggi sempre dalle sue dita. Lo sei eccome.
Appunto. Se scappo è perché non lo sono.
Lo sei.
No.
Come ti pare.
Ecco, sì. A modo mio.
Ultimamente hai visto che non ti usa spesso?
Cosa intendi?
Beh, le piacciono le frasi lunghe, quelle con tante virgole. Pensieri unici racchiusi in una sola frase.
Alla fine mette il punto però.
S’è stancata di te, te lo dico io.
Non è…
Vero? Mi spiace per te, ma le virgole sono meglio per lei. Più funzionali, meno definitive.
Ma io…
Oh su dai non fare così ora, magari lei torna. Se la smetti di essere sempre “o tutto bianco o tutto nero”
Forse. Sì. Forse. Dovrei provare.
Ecco, bravo, prova.
HO UN’IDEA GENIALE PER FARLA TORNARE DA ME.
Oh, qual è?
Sospensione, ecco. Sono un genio!
Sospensione? E che segno è?
… così non finisce mai, no?
 


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