quindi ho preso tutte le tue lettere e ho cominciato a
tagliare, lettera per lettera. alla fine avevo te dappertutto sul letto, sulla
sedia, su i mobili, tra i libri. ma non era mica sufficiente. allora ho preso
la copia delle tue lettere e sono uscita la mattina presto, tutti ancora
dormivano, e ti ho lasciato cadere sull’asfalto mentre attraversavo la strada,
nel parcheggio, ti ho infilato nei tergicristalli degli altri, sparso sui
ciuffi d’erba gelati dalla notte. Tornando a casa mi sono fermata davanti alla
cassetta della posta, avevo ancora un pochino di te e ti ho infilato in tutte
le destinazioni che tanto lo so che poi quelli della posta li mescolano a
quella della città, ma va bene così, in questo modo, arrivi da te e poi torni
anche indietro da me e poi io ti prendo dalla mia casella e poi ti porto a casa.
ma tutto intero però.
Spedisco spesso con Posta Prioritaria e trovo il servizio economico conveniente e affidabile.
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